E mi ricordo, mio padre ancora che fumava. Lo stereo acceso, subliminale influenzava. E mi ricordo, Meccano, Lego e Playmobil. Le gambe a zampa, mia madre che mi accarezzava. Il divano della mia seconda casa, mentre la prima, no, non la ricordo.

E mi ricordo, la classe delle elementari. Alcuni amici, non se ne sono mai andati. E mi ricordo, la prima cotta e il primo bacio. E poi i Transformer, i Master, Goldrake e Jeeg Robot, i Micronauti, quello rosso, tra Iron Maiden e i Duran chi preferissi, non lo ricordo.

Non voglio perderli. Voglio riviverli. I primi anni miei, tenerli vividi. Ricordi fragili. 70 rapidi, violenti e carichi, ma siete ancora miei. Non vi abbandono mai. Non voglio perderli. Voglio riviverli. I primi anni miei. Tenerli vividi. Ricordi fragili. 80 futili, idioti e stupidi. Non vi abbandono mai.

E mi ricordo, le scuole medie e poi il liceo, tanti pensieri, e confusione sul futuro. E mi ricordo, la Vespa nera e la Playstation e una chitarra, tutta scassata, che non suona, e la voglia di partire e non tornare, Topolino, Dylan Dog, le prime cose di Alan Moore, non le ricordo.

Ricordi fragili. 90 saturi, forse un po’ insipidi, ma siete ancora miei. Non vi abbandono mai. Non voglio perderli. Voglio riviverli. I primi anni miei, ricordi fragili. Tenerli vividi. 90 semplici, sarete gli ultimi. Non sparirete mai, in un Millenium Bug, ho fatto il mio back-up!

70 rapidi, violenti e carichi. 80 futili, idioti e stupidi. 90 saturi, forse un po’ insipidi. 2000 inutili, ruffiani e scomodi. La giovinezza mia, l’avete presa voi, voglio che andiate via, voglio che andiate via. Non voglio perderli. Voglio riviverli. I primi anni miei, tenerli vividi. Ricordi fragili, non vi abbandono mai. Son la mia nostalgia, 2000 inutili, voi siete ancora qua con il Millenium Bug, ma ho fatto il mio back-up! Ho fatto il mio back-up!

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