Quello che hai da dirmi io lo so, so che mi farà del male.
Quello che hai da dirmi già lo so, che non lo vorrò ascoltare.
Quello che hai da dirmi cercherò un modo per non sentire.
Nella testolina canterò una nenia, una nenia, una nenia.
Quello che hai da dirmi io lo so, so che mi farà del male.
Quello che hai da dirmi già lo so, che non lo vorrò ascoltare.
Quello che hai da dirmi cercherò un modo per non sentire.
Nella testolina canterò.
Volare via, volare via.
Volare via, volare via, come inseguito dalla polizia in un quartiere di periferia.
Quello che ho da dirti io lo so che ti suonerà banale.
Quello che ho da dirti già lo so che non lo vorrai ascoltare.
Quello che ho da dirti cercherò di costringerti a sentire, ma nella testolina canterai una nenia un po’ infantile.
Volare via, volare via.
Volare via, volare via, persa nelle spire di una litania o nella prossima tua fantasia.
Mentre parli non ti ascolto, mentre parlo non mi ascolti, tutti e due stiamo chiedendoci, come siam finiti qua una innanzi all’altro con in testa, una nenia un po’ infantile che noi usiamo per proteggerci da ciò che non ci va.
Quello che hai da dirmi tu lo sai che non lo vorrò ascoltare.
Quello che ho da dirti io lo so che tu non lo vuoi sentire.
Quello che vorremmo dirci noi purtroppo oggi non è uguale, se nella testolina canterai allora proverò ad urlare.
Volare via, volare via.
Amore mio volare via, con la mia mano stretta nella tua, con la tua mano stretta nella mia volare via, volare via, amore mio volare via persi nelle spire di una litania sei tu la prossima mia fantasia, volare via, volare via, amore mio volare via, tu non ascolti e uccidi la magia, la mia speranza e questa poesia. Volare via volare via, volare via volare via, volare via volare via, volare via volare via, volare via volare via.